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La Fotografia

La Fotografia

La Comune di Parigi è uno dei primi avvenimenti in cui le parti che si affrontano fanno ricorso alla testimonianza fotografica con criteri differenti. Mentre la fotografia comunarda immortala le immagini degli uomini e delle donne nelle strade, accanto alle barricate e ai monumenti, i fotografi di Versailles invece documentano una città devastata con l’intento di denunciare i «crimini» commessi dai comunardi.

Il ritratto della rivoluzione è vista con gli occhi dei fotografi che nel marzo del 1871, quando fu proclamata la Comune di Parigi, lasciarono i loro ateliers per scendere in strada e rappresentare la storia in movimento.

 

Tra questi, Bruno Braquehais, considerato il primo fotoreporter della storia, scatta un centinaio di foto. Nelle sue foto mostra empatia con la rivoluzione e con i comunardi. Molte sue foto verranno censurate e vietate alla vendita all’indomani della sconfitta della Comune. Serviranno anche come prova per identificare e rintracciare gli insorti.

Sconfitta la Comune, presero il sopravvento i fotografi, al servizio di Versailles, come André Disdéri ed Ernest Eugène Appert. Gli scatti allora assumono un altro tenore: il racconto fotografico si concentra sulle rovine di Parigi per denunciare la barbarie dei comunardi, si raffigurano scene con comparse e fotomontaggi, per costruire una serie di immagini falsificate.

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Cannoni di Montmartre

Bibliografia – 1

I cannoni di Montmartre

Strano scoppio quello della rivoluzione parigina del 1871. Quando Thiers volle che le truppe si impossessassero dei cannoni di Montmartre il 18 marzo, la reazione spontanea delle Guardie Nazionali fu una reazione patriottica, acuita dalla rabbia provata per mesi contro un governo alla rovina. Rabbia condivisa da una folla dove le donne furono in prima fila nell’esortare i soldati a disobbedire ai loro ufficiali.
I pezzi di artiglieria erano stati pagati con una sottoscrizione dei parigini e la Guardia Nazionale li considerava proprietà collettiva degli abitanti della capitale.

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Barricata di Place de la Concorde

Bibliografia – 1

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Barricata di rue des Abbesses

Bibliografia – 1

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Barricata di rue Saint-Florentin

Bibliografia – 1

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Barricata a Ménilmontant

Bibliografia – 3

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Colonna Vendôme
[attribuita a Bruno Braquehais]

Bibliografia – 3

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Folla attorno alle rovine della colonna Vendôme
[attribuita a Bruno Braquehais]

Bibliografia – 1

Bruno Braquehais

Originario di Dieppe, Bruno Braquehais era un fotografo parigino specializzato in ritratti a figura intera.
Presente a Parigi nel marzo 1871, Braquehais decise di restare in città, e scese in strada con le sue macchine fotografiche per scattare foto degli avvenimenti e dei comunardi. Sordomuto, litografo di formazione, nel novembre del 1871 depositò alla Bibliothèque Nationale 109 fotografie della Comune assolutamente uniche. Secondo il fotografo Jean-Claude Gautrand, Braquehais sarebbe stato uno dei primi ad aver proiettato la pesante apparecchiatura fotografica sullo «schermo della vita: la strada».
Braquehais ha fotografato barricate, i comunardi e federati in posa davanti alle barricate, ed edifici devastati dalle bombe. È stato testimone di eventi importanti, come la distruzione della Colonne Vendôme e quella della villa privata di Thiers.

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Gruppo di federati ai piedi della colonna Vendôme
[attribuita a Bruno Braquehais]

Bibliografia – 3

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Barricata a rue de Castiglione
[attribuita a Bruno Braquehais]

Bibliografia – 3

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Colonna Vendôme abbattuta vista dall’alto

Bibliografia – 1

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Place Vendôme, 16 maggio 1871

Bibliografia – 3

Colonna Vendôme abbattuta vista dall’alto

La demolizione della colonna Vendôme fu votata il 12 aprile 1871, ritenuta un «monumento alla barbarie, […] simbolo della forza bruta e della falsa gloria, affermazione del militarismo, […] insulto permanente dei vincitori ai vinti, attentato perpetuato a uno dei tre grandi principi della Repubblica francese, la Fraternité». La demolizione avvenne il 16 maggio.

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Interno della prigione di Chantiers a Versailles
[attribuita a Eugène Appert]

Bibliografia – 3

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Fucilazione di ostaggi nella prigione di Roquette
[attribuita a Eugène Appert]

Bibliografia – 3

Interno della prigione di Chantiers a Versailles
[attribuita a Eugène Appert]

Scopi politici e propagandistici sono quelli che trovano una prima importante «palestra» durante la Comune di Parigi. Celebre è la serie di immagini intitolata Crimes de la Commune, pubblicata nel 1871 da Eugène Appert. Sebbene basate su eventi reali, le fotografie erano del tutto ricostruite. Appert ha assunto degli attori per rimontare ogni scena nel suo studio, quindi ha tagliato e incollato le figure su sfondi appropriati; i volti degli attori furono sostituiti con le foto dei principali protagonisti della Comune. Le fotografie furono successivamente bandite dal governo francese per «disturbo della quiete pubblica» .
E a proposito di sostituire i volti degli attori… in questa foto notiamo, soprattutto nel gruppo di donne in primo piano a destra, tra cui figura Louise Michel, le dimensioni dei volti molto più grandi rispetto agli altri rappresentati.

Fucilazione di ostaggi nella prigione di Roquette
[attribuita a Eugène Appert]

Il 24 maggio 1871, a La Roquette, monsignor Darboy, padre Deguerry, tre gesuiti e il presidente della Corte d’appello di Parigi, Bonjean, furono giustiziati da un plotone composto da volontari federati. Inizialmente, la Comune propose lo scambio di monsignor Darboy, arcivescovo di Parigi, per il vecchio rivoluzionario Auguste Blanqui tenuto prigioniero a Versailles. Il 14 maggio, propone anche di liberare  74 ostaggi contro il solo rilascio di Blanqui. Thiers rifiuta la proposta, mentre il suo segretario Barthélemy Saint-Hilaire aggiunge: «Gli ostaggi! Ostaggi, peccato per loro!». E se Versailles riprende i suoi massacri nei confronti di feriti e prigionieri, la Comune inizialmente non applica il suo decreto. Fu durante la «Settimana di sangue» che Théophile Ferré firmò l’ordine per l’esecuzione dei sei ostaggi.
L’immagine accanto rappresenta la scena dell’esecuzione degli ostaggi che il fotografo Eugène Appert ha raffigurato in un fotomontaggio.

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Fucilazione di Gustave Chaudey
[attribuita a Eugène Appert]

Bibliografia – 3

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Fucilazione di 62 ostaggi a rue Haxo
[attribuita a Eugène Appert]

Bibliografia – 3

Fucilazione di Gustave Chaudey
[attribuita a Eugène Appert]

Dalle memorie di Lissagaray: «Non si sapeva nulla all’Hotel de Ville dell’esecuzione del redattore del Siècle, Gustave Chaudey, fucilato nella prigione di Sainte-Pélagie. Il Siècle soltanto ha riportato l’episodio e non si potuta controllare la sua testimonianza. Si racconta che alle undici di sera il procuratore della Comune Raoul Rigault, entrando nella cella di Gustave Chaudey, gli dichiarò che sarebbe stato immediatamente fucilato. Condotto nella parte della rotonda vicino a la Chappelle, Chaudey cadde al grido di: «Viva la Repubblica!». Era imprigionato da più di un mese con l’accusa di aver ordinato di aprire il fuoco contro il popolo nella fatale giornata del 22 gennaio […]. Raoul Rigault affermò di aver avuto in mano la prova certa che l’ordine era stato dato da Chaudey. Il processo non poté essere istruito pubblicamente e Chaudey fu fucilato nel momento in cui migliaia di cittadini catturati fuori dalle barricate venivano trucidati senza giudizio dalle pallottole versagliesi».

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Fucilazione dei generali Lecomte e Clément-Thomas
[attribuita a Eugène Appert]

Bibliografia – 3

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Comunardi fotografati da Eugène Appert

Bibliografia – 1

Fucilazione dei generali Lecomte e Clément-Thomas
[attribuita a Eugène Appert]

La storia secondo cui i generali Lecomte e Clément-Thomas furono fucilati insieme da un plotone d’esecuzione si basa su un fotomontaggio messo in scena dal fotografo Eugène Appert, pubblicato in giugno, tre mesi dopo. In realtà, Clément-Thomas in abiti civili, durante l’insurrezione del 18 marzo, perlustrò le barricate di Montmartre. Riconosciuto, fu catturato dalla folla e arrestato dalle guardie nazionali. Accusato di spionaggio, fu gettato sul cadavere del generale Claude Lecomte, linciato pochi minuti prima, e giustiziato a sua volta. I loro decessi sono stati registrati il 21 marzo presso il municipio del diciottesimo arrondissement. I loro corpi rimasero esposti per due giorni in rue des Rosiers (ora rue du Chevalier-de-la-Barre).

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Comunarde fotografate da Eugène Appert

Bibliografia – 1

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Comunardi fucilati e riposti nelle bare
[attribuita a Eugène Disdéri]

Bibliografia – 3

Comunardi fucilati e riposti nelle bare
[attribuita a Eugène Disderi]

Famoso per aver sviluppato la tecnica che consentiva di rendere i ritratti molto piccoli meglio conosciute come le fotografie «Carte de visite».
Nel 1871 fotografa Parigi durante i combattimenti della Comune e, dopo la tragica repressione può, forse grazie alla sua appartenenza all’establishment conservatore, ritrarre i comunardi caduti.
Questo scatto (molto noto) riprende cadaveri di dodici uomini nelle bare prima di essere sepolti. I volti sono scoperti e riconoscibili, alcuni corpi seminudi sono avvolti in un telo, altri sono vestiti e l’abbigliamento fa pensare a esponenti della bohème, che conferma la vicinanza di molti artisti e intellettuali ai comunardi. Disdéri aveva compreso l’importanza della fotografia come mezzo di comunicazione. L’immagine riesce a farci «vedere» la repressione e la sopraffazione dei vincitori sui vinti.

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Demolizione della casa di Adolphe Thiers

Bibliografia – 1

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Adolphe Thiers

Bibliografia – 3

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Ponti e viadotti in macerie di Pierre Petit

Bibliografia – 2

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Macerie nelle vie di Parigi di Pierre Petit

Bibliografia – 2

Macerie nelle vie di Parigi di Pierre Petit

Sul biglietto da visita di Pierre Petit (1832-1909) si leggeva: «Fotografo dell’Episcopato francese, dei Licei e delle Scuole di Francia, della Facoltà di Medicina e della Société des gens de Lettres». Ha fotografato Balzac, Hugo, Napoleone III e la Torre Eiffel in costruzione. Ma ciò che colpisce di più di Petit sono i suoi reportages sull’assedio e sulla Comune di Parigi (1871), come il castello di Saint-Cloud in rovina, il campo di battaglia di Ivry o le strade di Parigi devastate dalle bombe.

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Stazione ferroviaria di Auteuil

Bibliografia – 1

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Macerie di Avenue de Roule a Neuilly

Bibliografia – 1

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Macerie di Place de la Bastille

Bibliografia – 1

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Place de la Bastille

Bibliografia – 1

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Rue de Rivoli

Bibliografia – 1

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Ministero delle Finanze

Bibliografia – 1

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Interno palazzo delle Tuileries

Bibliografia – 1

Interno palazzo delle Tuileries

L’incendio del palazzo delle Tuileries è uno dei più seri incendi tra quelli ordinati dalla Comune per rispondere agli attacchi delle truppe di Versailles e fermarne l’avanzata. La sera del 23 maggio furono incendiati altri edifici simbolo del potere: la Corte dei Conti, il Consiglio di Stato, il Palazzo della Legion d’Onore e il Ministero delle Finanze.

Bibliografia

1 – Paris sous la Commune: 1870-1871, Paris, Charaire et C.ie, [1871?]

2 – Guide-recueil de Paris-brulé: événements de mai 1871: contenant le récit de l’éntrée de l’Armée à Paris, un joli plan de Paris colorié et une collection de photographies avant et après l’incendie par Pierre Petit, Paris, E. Dentu, 1871

3 – Dayot Armand, L’invasion, Le siège 1870, La Commune 1871: d’après des peintures, gravures, photographies, sculptures, médailles, autographes, objets du temps, Paris, E. Flammarion, avant-propos 1901

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