La Satira
La Satira
Durante la Comune di Parigi grande importanza assunse la caricatura politica. È stata una forma di comunicazione e di propaganda estremamente efficace. A Parigi si contano circa un centinaio di disegnatori di cui molti favorevoli alla Comune, come Gill e Pilotell.
«La caricatura non uccide – come scrive Vallès, fondatore di Le Cri du Peuple – ma è uno strumento che agisce su due livelli, il livello iconografico e quello verbale, unisce l’evidenza e la comunicazione diretta del disegno, della figura, immediatamente leggibile – e leggibile a tutti! – al testo scritto, alla didascalia, che attraverso il tono epigrammatico, colpisce diritto il bersaglio». E i bersagli in questo caso sono: Thiers (capo dell’Esecutivo dopo la caduta del Secondo Impero), il nemico principale della Comune; i preti, rappresentati come dei mondani, affaristi e ladri; gli ufficiali e i generali di Versailles, sanguinari e violenti; e poi la borghesia conservatrice e conformista, rappresentata dalla figura di Monsieur Prudhomme.
Altra caratteristica della Comune raffigurata nella caricatura è la difesa della Repubblica e dei diritti dei popoli. Spicca l’uso smodato della Marianna in rosso. Il rosso diventa il colore fondamentale della Comune. Rosso è il berretto frigio. Rossi sono la bandiera, il pantalone, la camicia, la sciarpa. Sin dal 1830 questo colore è associato all’immagine di una rivoluzione radicale.
Dopo la caduta della Comune si fa spazio la caricatura anticomunarda, legittimazione della repubblica monarchica in atto dal luglio 1871. Si producono una «valanga» di immagini rappresentazione della paura e dell’odio, con numerose allusioni all’Apocalisse. Un ampio spazio è dedicato alla retorica del comunardo incendiario: l’operaio munito di torcia che intende bruciare la città di Parigi si accompagna all’immagine femminile della «pétroleuse».
Alfred Le Petit
Dopo studi di disegno, di pittura e di fotografia Alfred Le Petit si lancia nella caricatura a Rouen e poi a Parigi, in particolare donando disegni alla famosa rivista di André Gill e François Polo, L’Eclipse. Nel 1870 fondò La Charge e lì scelse di prendere di mira Napoleone III con particolare ferocia. Fumettista ed editore di giornali, collabora con uno spirito repubblicano e molto anticlericale con Le Grelot e Le Charivari. Ha fondato Le Pétard e Le Sans-Culotte. Dopo aver difeso il generale Boulanger si è poi schierato contro Dreyfus. Le Petit sperava in una carriera di pittore accademico ma non riuscì in questa impresa.
Finisce la sua vita piuttosto miseramente facendo caricature per turisti al primo piano della Torre Eiffel e cantando nei cabaret accompagnato dal suo violino.

Veritable plan Trochu, Favre, Bismark, et Cgnic!
Illustrazione realizzata da Courtaux
Bibliografia – 2

«Nous v’la dans la moutarde, Nom d’un F…..!»
caricatura realizzata da Gustave De Marcilly
Bibliografia – 3
Charleston Albert d’Arnoux detto Bertall
Conosciuto anche come il Tortu-Goth, è considerato uno dei più prolifici illustratori del XIX secolo e uno dei pionieri della fotografia. Nel marzo 1871 collaborò con Le Grelot e Le Soir. Benché contrario alla Comune, partecipò all’assemblea degli artisti il 4 aprile 1871, promossa da Courbet. Bertall è principalmente rimasto famoso per il suo album di disegni dal titolo Les Communeux. Tipi, personaggi, costumi (tre edizioni pubblicate dal 1871 al 1880), che raccoglie una serie di bozzetti che testimoniano in maniera piuttosto ostile quella che era la vita quotidiana durante la Comune di Parigi.
Gustave Doré
Poco incline agli onori ufficiali, declinò, nel 1869, l’invito di Napoleone III all’inaugurazione del Canale di Suez e, durante la guerra con la Prussia, si arruolò nella guardia nazionale che gli permetterà, con un lasciapassare, di disegnare bozzetti nelle fortificazioni. Sebbene non abbia partecipato alla Comune, Gustave Doré fu innegabilmente segnato dagli eventi e, sull’orlo della depressione, come molti suoi colleghi, iniziò, da ottobre 1871, un viaggio che lo portò in Spagna e poi, l’anno successivo, a Londra con un altro disegnatore, Émile Bourdelin. Viaggio che gli offrì l’opportunità di confrontare la miseria sociale nelle città sovraffollate nel periodo di massiccia industrializzazione. Secondo il maestro degli effetti speciali nel cinema, Ray Harrihausen: «Gustave Doré sarebbe stato un gran direttore artistico (…), qualcuno che guarda le cose dalla prospettiva della telecamera»
L’opera di Doré ha lasciato un segno indelebile nell’immaginario cinematografico sin dalle origini del genere, mentre il cinema ha «impresso» Doré nell’immaginario del XX secolo.
Hippolite Mailly e Charles Vernier
Hippolite Mailly è stato un disegnatore, litografo e fotografo francese. Nacque il 13 marzo 1829 a Villers-Cotterêts (Aisne). Contribuì a diversi giornali del Secondo Impero, Le Bouffon, Le Chafer.
Giunto a Reims pubblicò caricature su un giornale di questa città. Morì il 16 settembre 1888 a Bazancourt.
Charles Vernier per lunghi anni ha pubblicato sul giornale satirico Charivari. Una pagina intera era a lui riservata. Le sue caricature contro gli uomini politici e contro la censura gli sono valsi dei soggiorni in carcere.
Paul Klenck
Nato a Basilea nel 1844. I suoi primi disegni risalgono all’assedio di Parigi e della Comune. Klenck fondò nel 1877 la Caricature pour tous e disegna, tra le altre cose, 74 caricature dei membri della Comune.
Moloch pseudonimo di Alphonse Hector Colomb
Alphonse Hector Colomb (1849-1909) realizzò numerose caricature, tra cui alcune molto critiche nei confronti di Adolphe Thiers che gli diedero notorietà. Lavorò per varie riviste francesi tra cui La Fronde, L’Éclipse, Le Grelot, Le Pêle-mêle, Le Chambard socialiste, ecc.
Pilotell pseudonimo di Georges Pilotelle
Fu immediatamente attratto dal disegno e ottenne una borsa di studio. Tuttavia, accusato di pigrizia, venne privato della borsa di studio e si guadagnò da vivere facendo caricature in diversi giornali satirici dell’opposizione repubblicana a Napoleone III: Paris-Caprice, Le Bouffon, Le Hanneton, Le Charivari e La Rue di Vallès.
Nel 1871 fondò il suo giornale, La Caricature politique, ma la pubblicazione fu sospesa dal generale Vinoy. Si insediò dapprima alle Belle Arti, in seguito fu nominato commissario di polizia.
Dopo la caduta della Comune, si rifugiò a Ginevra dove frequentò altri comunardi in esilio tra cui Maxime Vuillaume, che scrisse di lui in Mes cahiers rouge, Souvenirs de la Commune: «Tous les jours, désormais, je vois Pilotell. Au café du Nord. Au café d’Orient. Au café de la Poste. On passe sa vie au café, condamnés à l’inaction, discutant, disputant, ressassant les mêmes histoires… Est-ce la majorité ou la minorité qui perdit la Commune? (…) Tristes jours (…)»
André Gill pseudonimo di Louis-Alexandre Gosset de Guines
Nelle sue caricature pubblicate su La lune, L’éclipse, l’Hanneton colpì le personalità più in vista del Secondo impero. Benché di origine aristocratica, partecipò attivamente alla Comune di Parigi del 1871. Aderì alla Federazione degli artisti di Gustave Courbet e diventò amministratore responsabile del Musée du Luxembourg.
Negli anni della sua vita soffrì di instabilità mentale.
Alphonse Daudet riportò, nella prefazione delle memorie del vignettista una testimonianza, sugli ultimi giorni di André Gill: «Un giorno, uscendo, ho urtato qualcuno sul pianerottolo che suonava alla mia porta. «Ecco!… Gill!…» Gill, magro, con i capelli bianchi, ma ancora bello, conservava ancora il suo sorriso cordiale da bambino, grande, sensuale e gentile. «Lascio Charenton… sono guarito…» E siamo andati Lussemburgo. […] Tre giorni dopo lo abbiamo trovato in una strada di campagna, accasciato su un mucchio di pietre. Aveva il terrore negli occhi, la bocca aperta, la fronte vuota. Era tornato pazzo. Di nuovo.»
Bibliografia
1 – Le Petit Alfred, Les hommes de la Commune, [Paris], chez Duclaux, [1871?]
2 – Courtaux E., La grande crucifiée!!!, [Paris], chez Deforet et César, [1871]
3 – De Marcilly Gustave, Agonie de la commune, [Paris], chez Deforet et César, [1871]
4 – Bertall, Les communeux, 1871. Types, caractères, costumes, Paris, E. Plon et C.ie, 1880
5 – Doré Gustave, Versailles Paris en 1871. D’après les dessins originaux, Paris, Plon-Nourrit et C.ie, 1907
6 – [Hippolyte Mailly, Charles Vernier], La Commune. Série de portraits avec notice biographique, Paris : A. Mordret, [1871?]
7 – Klenck Paul, La commune, [Paris], impr. Talons, [1871?]
8 – B. Moloch, Revue de la semaine, [Paris], Deforet et César libr. et edit., [1871?]
9 – La caricature politique, A. 1, n. 1 (8 fév. 1871)-a. 1, n. 6 (23 mar. 1871), Paris (64, rue Neuve-des-Petits-Champs), [s.n.], 1871
10 – La Lune, N° 1, 1. lune (oct. 1865)-n° 6, 6. lune (mar./avr. 1866) ; 2. année, n. s., n° 7 (22 avr. 1866)-4. année, n° 98 (17 jan. 1868)